Musici
La compagine musicale della Compagnia è da sempre composta da musicanti/musicisti che hanno approfondito e praticato nel tempo i diversi repertori di musica antica.
Del periodo medioevale sono stati riscoperti ed interpretati brani e musiche appartenenti al manoscritto dei Carmina Burana proveniente dal monastero di Benedikt Beuren, la lirica e poetica d’amor dei trovatori provenzali, le chansons cavalleresche, i trovatori aristocratici dei Minnesanger, le musiche del Ludus Danieli, le Cantigas de Santa Maria attribuite ad Alfonso X El Sabio, il Laudario di Cortona, l’ars nova francese ed italiana, le Estampie e le Dance royal, la musica Sefardita e molti altri anonimi.
Del periodo rinascimentale, quando compaiono i primi trattati di musica, abbiamo accolto le vibrazioni e la musicalità dei maggiori interpreti del tempo, avvicinato la scuola franco-fiamminga ed interpretato il fitto repertorio di danze del ‘500 e del ‘600 eseguendolo con attenzione alla iconografia della danza come illustrata nei diversi trattati: Domenico da Piacenza, detto “Domenichino”, e il suo discepolo Guglielmo Ebreo da Pesaro saranno i primi autori di veri trattati di quella che fu già definita “l’arte della danza”.
L’opera teorica del 1581 “Ballerino” (Il Ballarino), il coreografo italiano Fabrizio Caroso, fornisce descrizioni dettagliate delle principali danze del tempo, tra cui: galliard, canario, Saltarello, tordilone.
Per arrivare all’Orchésographie, 1589, di T. Arbeau, così come negli scritti successivi di M. Pretorius (1612) che approfondiranno le diverse danze conosciute, alcune delle quali sono: l’Allemande, la Danza bassa o danza di Basse, i branle, il Canario (Coranto o courante), la Gallarda o galliard, la Volta, la Tourdion (gallarda veloce), la Pavana o pavane, la Zarabanda o sarabanda, la spagnoletta.
Sino al tardo lavoro del 1602, Cesare Negri, ” La grazia dell’amore “(Le gratie d’amore), vengono descritti 50 generi di movimenti saltatori.
Il nostro approccio a questi repertori è tale per cui il concetto di «esecuzione storicamente informata o consapevole» non deve appiattire e condizionare le possibili dinamiche della musica reale, lasciando spazio, soprattutto ove non esiste una chiara consapevolezza e richiesta una certa rigidità esecutiva, ad un approccio emotivo (diremmo Folk).
Quanto suonato viene eseguito con strumenti copia di strumenti originali: cornamuse varie e di diverse epoche, cornomuti, bombarde, flauti dritti e traversi, fiati d’ogni sorta, symphonia, ghironde, organo portativo, liuto e chitarra battente, saz, ribeca, viola, arpa, salterio e tanto altro ancora accompagnati da percussioni d’ogni sorta originarie sia dall’occidente che dall’oriente.
Le rappresentazioni vengono eseguite in abiti storici del periodo considerato.
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