Nel medioevo la luce è la prima forma di ogni realtà materiale sin dal primo atto divino della creazione (fiat lux).
La luce era il mezzo per la conoscenza del creato, per raggiungere l’illuminazione intesa come il superamento della conoscenza stessa in un percorso simbolico di ascensione a Dio (Luce divina).
Senza luce e calore non ci sarebbe la vita.
Il solstizio d’inverno e quello d’estate sono due delle quattro feste solari dei passaggi stagionali.
Nelle tradizioni nordiche il Re Oscuro, o vecchio sole morente, era un’ombra mentre il vero dio Sole era prigioniero nel mondo degli inferi e sarebbe nuovamente rinato dal grembo della terra.
Ecco il passaggio dalle tenebre alla luce.
Quindi il solstizio d’inverno segnava il passaggio dal vecchio al nuovo, dalla morte alla rinascita, dalle tenebre alla luce.
Lo Chominciamento de fuoco rievoca la festa della luce che si celebrava in concomitanza alla Asinaria Festa presumibilmente il 2 Gennaio, festa della Candelora.
Si tratta dunque di una celebrazione della luce immersa nella musica e nel teatro dell’immaginario notturno dell’età di mezzo.
Spettacolo di giocoleria con il fuoco ed effetti di luce: i movimenti ed il susseguirsi degli attrezzi si susseguono ad un ritmo sempre più incalzante seguendo le ritmiche e le melodie che trascinano lo spettatore nelle pieghe del tempo. Spettacolo abbinabile alla Asinaria Festa