Nel Rinascimento la danza è arte.
Le sue vibrazioni sono elaborate dal “Maestro di dançare” (figura professionale al servizio di principi e nobili della corte) che riprendendo coreografie ispirate anche ai balli popolari le trasforma in stile aulico e di immagine.
Le musiche dell’arte saltandi sono una viaggio senza tempo fra i rumor delle corti del tempo.
I “movimenti naturali” di Guglielmo Ebreo da Pesaro, Domenico da Piacenza, Fabrizio Caroso, Thoinot d’Arbeau sino alla contradanza inglese di John Playford.