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ASINARIA A FESTA

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L’Asinaria festa, l’asino vescovo e la festa dei folli.

Con questo spettacolo rievochiamo in maniera semplice e comprensibile una delle feste più significative del tardo medioevo documentata a partire dal XII secolo e che si realizzava all’interno delle cattedrali.

Pregna di credenze popolari, questa festa consisteva nel capovolgimento dei ruoli ecclesiastici ed il vescovo veniva temporaneamente deposto durante l’ufficio dei Vespri mentre si intonava il Magnificat.

I clerici ed il popolo si sofferma vano sulla parola depositper consacrare al suo posto un ragazzino oppure un asino.

Oggi risulta strano pensare a Clerici e diaconi che ballano intorno all’altare mentre si officiava la messa o che preparavano grigliate di carne nelle navate laterali della cattedrale mentre il vino scorre a fiumi o addirittura portare l’asino vescovo in processione. Tutto ciò era invece tollerato dalle autorità religiose e civili dimostrando così come fossero vicini il mondo profano e quello religioso ed alcuni loro elementi del tutto reciproci.

Entriamo quindi nelle pieghe del Roman de Fauvel di Gerbais de Bus il cui protagonista è Fauvel, un cavallo di colore incolto o un asino.

Acrostico dei nomi dei vizi F(laterie) – A(varice) – V(ilenie) – V(arieté) – E(nvie) – L(asceté), Fauvel si alza a prominenza nella corte reale francese, e attraverso lui satireggia l’edonismo autoservente e l’ipocrisia degli uomini di potere, sia secolare che  ecclesiastico.

Fauvel viaggia chiede la Fortuna la sua mano. Negatagli, al suo posto viene proposta quella di Lady Vainglory  (Vanagloria). Fauvel accetta ed al suo matrimonio sono ospiti le virtù (che saggiamente si atteggiano) ma anche Flirt, Adulterio, Desiderio Carnale e Venus.

Spettacolo abbinabile al Chominciamento de Foco.